Il Fondo è costituito, oltre a documenti relativi all’attività della Commissione federale di controllo e della Commissione stampa e propaganda, dalle carte della Federazione milanese del Pci, anche quelle del Comitato regionale lombardo, quelle della Federazione giovanile comunista di Milano e quelle della Federazione milanese del Psiup, dal dopoguerra agli anni Ottanta.
Per quanto riguarda i materiali audio, sono stati rilevati, nella catalogazione avventuta nel 2022, contenuti relativi alle attività della Federazione milanese del Pci: congressi, conferenze, assemblee pubbliche, comunicati, trasmissioni, manifestazioni e lezioni della scuola di partito.
Consistenza rilevata
Consistenza (testo libero)
Il Fondo è composto da circa 100 metri lineari di documentazione (varie tipologie). Il materiale audio è costituito da circa 150 audiocassette e nastri magnetici. Nel 2022 sono state catalogati 64 supporti per un totale di 106 tracce audio.
Storia archivistica
Nel 1964 la Federazione milanese del Pci trasferì la propria sede, e quindi l’archivio, da piazza XXV Aprile a via Volturno a Milano. In quella occasione una piccola parte dell’archivio (in particolare manifesti della Commissione stampa e propaganda) fu versata all’archivio della Fondazione Feltrinelli.
Nel 1983, in occasione di lavori di ristrutturazione della sede di via Volturno e del conseguente trasferimento provvisorio degli uffici della Federazione in viale Fulvio Testi, presso la sede de “l’Unità”, parte dell’archivio venne depositato in un magazzino.
Nel 1985 quest’ultima documentazione, per interessamento di Gianni Cervetti e Roberto Vitali, fu versata alla Fondazione Isec, allora Istituto milanese per la storia dell’età contemporanea della Resistenza e del movimento operaio.
Nel 1994 a questo primo nucleo si sono aggiunti altri due versamenti, relativi in particolare all’attività della Commissione federale di controllo e della Commissione stampa e propaganda, che erano ancora conservati nella sede di via Volturno.
In seguito al versamento avvenuto nel 1985, si rese necessaria una prima ricognizione su tutta la documentazione consegnata, che si trovava raccolta in buono stato di conservazione, in circa 500 scatoloni, e comprendeva documenti cartacei, manifesti e volantini, opuscoli, periodici, libri, audio e videocassette, filmati di propaganda.
Durante questo lavoro, oltre alle carte della Federazione milanese del Pci, vennero individuate quelle del Comitato regionale lombardo, quelle della Federazione giovanile comunista di Milano e quelle della Federazione milanese del Psiup. Queste ultime, a un’analisi più approfondita, si sono rivelate carte riguardanti l’attività di Antonio Costa, segretario della Federazione milanese dello Psiup dal 1965 al 1972.
Criteri di ordinamento
L’archivio della Federazione milanese del Pci comprende documenti cartacei, manifesti, volantini, stampa, opuscoli, libri, audio e videocassette, film.
Dopo la ricognizione sull’intero corpus documentario, il lavoro è proseguito con la schedatura provvisoria dei singoli fascicoli. Dal lavoro di schedatura emerse la mancanza di uno schema di classificazione e si constatò che nella maggior parte dei casi i documenti erano conservati in fascicoli, con titoli originali corrispondenti al contenuto.
Con la schedatura si cominciarono a individuare i fascicoli prodotti dagli organismi dirigenti, dai singoli uffici o dalle commissioni di lavoro, fascicoli che successivamente, nella fase dell’ordinamento definitivo, avrebbero costituito le serie e le sottoserie nelle quali si sarebbe articolato il fondo.
Alla schedatura è seguita una seconda fase in cui si è discusso della metodologia e dei criteri da adottare per l’ordinamento e l’inventariazione. Dall’esame degli statuti del partito e da documenti conservati nel fondo stesso, nonché dal confronto con inventari di fondi archivistici relativi a partiti e movimenti politici, ha preso forma un ordinamento che desse conto della struttura organizzativa verticale e orizzontale del partito.
Una volta completata la schedatura per fascicolo si è passati alla costituzione delle serie, che corrispondono agli organismi dirigenti e di lavoro della Federazione, e alla formazione all’interno delle serie di sottoserie, sulla base delle competenze cui fa riferimento la documentazione.
Per quanto riguarda la numerazione di buste e fascicoli si è ritenuto di dare una numerazione unica da 1 a n alle buste, mentre per i fascicoli si è ritenuto opportuno procedere alla numerazione in sequenza per serie, in quanto la Federazione milanese del Pd conserva ancora documentazione del Pci e se in futuro intenderà versarla all’Isec, la numerazione dei fascicoli per serie aperte permetterà l’eventuale inserimento dei documenti di successive acquisizioni senza stravolgere l’intera numerazione.